riflesso di un cuore contemplativo (Z.Z)




Riflessione del 29 marzo 2020.

 Noi siamo il Tuo corpo, Signore, tenuto insieme dalla linfa dei Sacramenti. Senza i Sacramenti, il corpo si sgretola perché il sangue non scorre. Oggi tutto il corpo dipende da quei sacerdoti che offrono il Sacrificio Supremo in nome di tutto il corpo. Tutto il corpo sostenuto da un sacramento solo: l’Eucaristia. Il mondo intero è costretto al monachesimo, alla preghiera silenziosa, all’unione intima e profonda con quel Sacrificio celebrato in silenzio dai sacerdoti. Il mondo intero è costretto a un atto di fede: Credo in Dio, Padre Onnipotente, in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nello Spirito Santo che ci unisce a Lui, nella santa Chiesa cattolica che siamo noi in Lui, nella comunione dei santi che è la presenza reale del Signore incarnato ieri, oggi e sempre, nella remissione dei peccati derivante dalla conversione sincera, unica porta per la vita eterna. Il mondo intero costretto a scegliere: credo in Lui e dunque vivrò in eterno o ci credo più o meno e, nel dubbio, intanto cerco di salvarmi da solo. E come faccio a credere quando tutto crolla? Credere è fidarsi, non di un bel sentimento ma di Lui. Lui è la Sua parola, detta nei comandamenti e nel Vangelo, soffiata dallo Spirito Santo ai Suoi santi poggiati sulla Pietra Viva, suo mistico Corpo. Noi siamo il Tuo corpo, Signore, salvo soltanto per il Tuo sacrificio. Tieni questi Tuoi tralci attaccati alla Vite dove scorre la linfa.

(Zingonia Zingone)

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